Brexit: Cos’è? Significato e Conseguenze – Con il termine Brexit ci riferiamo alla crasi dell’espressione Britain exit, ovvero l’uscita della Gran Bretagna dalla UE. Diversamente dalla Grexit, ossia l’uscita della Grecia dalla UE, per la Gran Bretagna, che non ha mai adottato la moneta euro, si tratta di uscire dall’Unione Europea politica e di ritirarsi dai trattati europei e dagli accordi.
La teoria Brexit ha iniziato a diffondersi dopo l’arrivo al Governo di David Cameron, che aveva impostato la campagna elettorale sull’uscita dall’Unione Europea e con l’abolizione di un referendum che si terrà nel 2017.
In seguito, la Brexit è stata approvata dalla regina Elisabetta nel discorso alla Bank of England per l’insediamento del Parlamento da poco eletto, ritenendo l’uscita dall’Unione Europea una possibilità tangibile.
La Banca Centrale d’Inghilterra ha compilato un documento riguardante le implicazioni economiche e finanziarie della Brexit che, tuttavia, non sembra essere incoraggiante per la Gran Bretagna con grandi perdite sia sul fronte dell’interscambio commerciale con i Paesi dell’Unione Europea che sul piano riguardante gli investimenti. Oltre ciò, per quanto riguardano le valutazioni, possiamo affermare che, è stato fondato anche il “think-tank” Open Europe che ha istituito il “barometro Brexit” per calcolare l’eventualità di uscita del Regno Unito dal blocco dell’Unione Europea.
Allo stato attuale è presente una probabilità su sei che la Gran Bretagna possa uscire dalla UE, una possibilità del 17%. Comunque, i trattati europei prevedono che ci sia un contratto tra l’Unione Europea e il paese che rinunci prima di rendere effettiva l’uscita. Per quanto riguardano i tempi della procedura, questi certamente non sono brevi e in ogni modo una Brexit, se il risultato del referendum sarà a favore dell’uscita, non potrà essere attuato prima dell’anno 2020.
Conseguenze del Brexit?
Il primo Ministro David Cameron ha proposto alla UE, quattro condizioni per non permettere che il Regno Unito abbandoni l’Unione Europea. Tuttavia, cosa potrebbe succedere in caso di Brexit? Cameron ha inviato una lettera contenete delle richieste chiare riguardo alle condizioni necessarie alla permanenza del Regno Unito nella UE.
Le richieste dell’UK per evitare la Brexit, sono state inviate al Presidente dell’UE, Donald Tusk. Il Regno Unito ha chiesto di potersi defalcare in maniera automatica dalla clausola presente riguardante i Trattati che porta all’inclusione del Paese nell’Unione Europea sempre più costrittiva. Oltre ciò, il Ministro Cameron ha chiesto anche le medesime attenzioni sulla sterlina presenti sull’euro.
Il governo britannico afferma che, i parlamentari nazionali dovrebbero prendere maggiore potere sulle decisioni avviate dalla UE, mentre David Cameron torna a sottolineare la questione dell’accesso al walfare dei cittadini comunitari stranieri.
Solo cinque mesi fa il Guardian ha annunciato che la BoE stava analizzando gli effetti di una Brexit sul Regno Unito in maniera molto segreta. La notizia fu resa nota a causa di uno sbaglio, in quanto venne spedita erroneamente una e-mail contenente i dettagli su tale argomento. La mail arrivò a un reporter del giornale.
Il primo Presidente Cameron, sta cercando di modificare i rapporti con la UE. Infatti, vorrebbe che il suo Paese avesse lo stesso rapporto che l’Unione Europea ha con la Svizzera. In particolar modo, il Presidente inglese desidera chiedere riforme sulle esportazioni del Paese verso i Paesi dell’Eurozona, riduzione delle tasse riguardanti le transazioni finanziarie e tagli al bilancio europeo. Oltre ciò, Cameron ha comunicato che le istituzioni dell’Unione Europea non hanno alcun potere sulle politiche monetarie dell’Inghilterra.
Dunque, la Brexit sarebbe una partita che perderebbero tutti e non ci sarebbero di conseguenza vincitori. Non a caso, la comunità finanziaria inglese continua a far pressione per non fare il referendum sulla Brexit.
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