Stai cercando informazioni sulla defiscalizzazione del registratore di cassa? Prenditi 10 minuti e leggi quest’articolo attentamente, troverai tutte le informazioni che stavi cercando.
Il registratore di cassa è uno strumento indispensabile per il commercio al dettaglio.
Per quanto non emetta una fattura, lo scontrino è fiscale e consente ad un rapporto di compravendita la legalità assoluta.
Il cliente è tutelato dal punto di vista fiscale come lo è l’esercente, ma non tutti conoscono la defiscalizzazione del registratore di cassa, un’operazione indispensabile da effettuare in situazioni di fallimento e conseguente chiusura dell’attività.
Ne parliamo nei prossimi paragrafi cercando di fornirvi ogni indicazione in merito utile per operare fiscalmente in sicurezza.
Defiscalizzazione Registratore di Cassa
Chiudere un’attività necessita di un’operazione indispensabile: la defiscalizzazione del registratore di cassa.
Purtroppo la crisi è una tenaglia che si stringe ogni giorno su decine di operatori del commercio.
Chiudere un’attività è un momento doloroso dal punto di vista emotivo e sociale, professionale e umano, ma in questa fase, delicata anche dal punto di vista fiscale e tributario, non vanno dimenticate alcune operazioni come la defiscalizzazione del registratore di cassa, spesso ignorate anche dagli stessi commercialisti.
Di cosa stiamo parlando nello specifico?
Per non subire ritorsioni economiche da parte dell’Agenzia delle Entrate, defiscalizzare il registratore di cassa è un’operazione tanto semplice quanto indispensabile.
L’operazione in sé non è difficile, ma prevede l’intervento di uno specialista del settore fiscale autorizzato in tal senso.
Sul territorio di ogni provincia sono rintracciabili con facilità, nel caso chiedendo l’aiuto anche delle associazioni di categoria, che vi possano indicare laboratori e centri specializzati e autorizzati dalla Agenzia delle Entrate in materia di defiscalizzazione del registratore di cassa.
Come si fa?
Con la defiscalizzazione il registratore di cassa annulla le sue funzioni.
All’interno dei centri specializzati, l’operatore interviene al fine di interrompere ogni possibile operazione di emissione di scontrini da parte del registratore di cassa.
Con questa operazione l’azienda non potrà più emettere ricevute fiscali come in precedenza, praticamente si annulla la stessa esistenza commerciale la quale aveva proprio nel registratore di cassa la sua ragione d’esistere, il fulcro fiscale assoluto.
Lo stesso centro, o laboratorio professionale, avviserà l’Agenzia delle Entrate dell’avvenuta defiscalizzazione del registratore; da quel momento anche gli organi di controllo fiscale territoriali riconosceranno la cessazione definitiva della vostra attività commerciale.
Da quel momento vi sarà richiesto di conservare il registratore di cassa per ulteriori dieci anni, come testimonianza del vostro passato commerciale nella ragione aziendale che avete deciso di chiudere.
Se non avete però la disponibilità di poter garantire una conservazione dell’utensile per il decennio, potrete, consegnando i documenti richiesti dalla normativa, rottamare l’apparecchio una volta per tutte.
Sanzioni e Termini
Sono presenti sanzioni se non si procede con la defiscalizzazione del registratore di cassa?
La risposta alla domanda del titolo è implicita: come ogni attività fiscale, il mancato adempimento alle normative specifiche in ambiti commerciali prevede sanzioni, in questo caso applicabili da un minimo di 258 € ad un massimo di 1032 €.
Non sono dunque da sottovalutare queste sanzioni.
Considera che l’operazione di defiscalizzazione e il semplice invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno all’Agenzia delle Entrate.
Questa semplice operazione ha costi di molto inferiori, un piccolo scrupolo per evitare pesanti sanzioni.
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