Deposito Titoli o Dossier Titoli: un conto dove vengono elencati tutti gli investimenti effettuati e che permette di effettuare transazioni finanziarie, ecco la nostra guida completa.
Stai pensando di aprire un conto deposito titoli ma vorresti saperne di più?
Hai intenzione di cominciare ad investire e vorresti maggiori informazioni? Ecco la nostra guida semplice e completa.
Cosa è un deposito titoli?
Si tratta di una forma di contrattazione bancaria che permette, attraverso un conto deposito, di mantenere stabile un conto corrente d’appoggio per consentire al risparmiatore di investire in warrant, titoli azionari, forex, quote di fondi ed altri prodotti bancari di tipo speculativo.
É un conto corrente a tutti gli effetti, con la possibilità di consentire alla banca di poter amministrare tutti i classici strumenti finanziari, ricevendo dal cliente la delega di amministrazione e compravendita titoli, nonché di eseguire e incassare interessi, dividendi in essere, effettuando ai sensi di legge la registrazione contabile degli strumenti.
Il web è un’ottima fonte di ricerca degli istituti finanziari che consentono questo servizio anche con l’offerta dell’assenza di spese annue nella gestione del rapporto per cifre superiori ad una soglia che può variare da banca a banca.
Questo è in poche parole la definizione finanziaria di conto deposito titoli; nelle prossime righe ci soffermeremo su alcuni aspetti inerenti a questa tipologia innovativa di conto d’appoggio, scelta da un crescente numero di investitori per la flessibilità negli interventi e la possibilità di ricevere assistenze bancarie mirate in ambiti finanziari.
Imposta di bollo deposito titoli
Come calcoliamo l’imposta di bollo sul dossier titoli?
Abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulla definizione generale di un conto d’appoggio, un rapporto tra banca e cliente specializzato in materia di investimenti finanziari, il dossier titoli.
Tra le spese di gestione, anche se la vostra banca per cifre superiori a soglie che solitamente partono dai 10000 euro investiti, avrete in ogni caso l’imposta di bollo sul deposito titoli.
É un’imposta fissa?
Assolutamente no: l’imposta di bollo viene calcolata annualmente con un aliquota dello 0,20% sul valore totale degli strumenti all’inizio dell’anno finanziario.
Per essere più espliciti e chiari, se possedete un capitale azionario nel conto di 20000 euro, la vostra imposta finale sarà di 40 euro. Non dimenticate mai che vale il capitale azionario e fa fede l’estratto del capitale azionario al 31 dicembre per il calcolo dell’imposta nell’anno successivo come previsto dal decreto “Salva Italia” del 2012.
Quali tipologie di conto deposito titoli offrono oggi gli istituti finanziari?
Negli ultimi anni, per agevolare i propri clienti all’interno di un mercato finanziario e bancario dalle proposte molteplici, anche in ambito di dossier titoli abbiamo avuto un’evoluzione rapida e ricca nelle proposte.
Deposito Titoli PIR
Parliamo quindi di deposito titoli PIR (il cui acronimo sta a sottintendere i Piani Individuali di Risparmio), una tipologia di conto che, tra le altre opportunità, offre una significativa agevolazione fiscale se l’investimento azionario sia eseguito da una persona fisica residente in Italia (obbligo contrattuale non opinabile) che investa almeno il 70% del capitale in titoli italiani o da imprese europee con una presenza stabile, anche fiscale, in Italia.
Deposito Titoli Poste
Ciò viene applicato sia dai classici istituti finanziari così come è oramai realtà consolidata l’offerta di dossier titoli, con le stesse caratteristiche di agevolazioni e gestione, dalle poste: il deposito titoli Poste concede le stesse opportunità delle banche, anche i costi di gestione (quando richiesti) sono minimi se non nulli.
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