Attestato di rischio digitale
Dal 2015 l’attestato di rischio si è adattato alle più moderne tecnologie, ed è divenuto digitale, ciò ha consentito agli assicurati di poter monitorare i sinistri assicurativi tramite apposite piattaforme online.
Negli ultimi tempi, questa modalità è divenuta interattiva e dinamica, e ha concesso agli assicurati la possibilità di controllare la sinistrosità delle loro polizze assicurative.
Con il termine sinistri si intende quell’evento tale da mettere in moto l’assicurazione dell’assicurato, e grazie all’attestato di rischio digitale, è possibile monitorare lo stato dei sinistri per le assicurazioni temporanee.
A differenza dell’attestato precedente, quello dinamico permette di osservare uno spettro di sinistrosità pregressa, risalente agli ultimi 10 anni. Se si è interessati ad ottenere il documento in questione, è possibile richiederlo presso la piattaforma online, oppure fare domanda ad un intermediario che si sia occupato della questione.
Attestato di rischio diventa dinamico
Dal 1 agosto del 2018 l’attestato di rischio si trasforma in dinamico, e consente di reperire informazioni utili in merito a incidenti non denunciati, o rinvenuti in ritardo.
Esso è un vero e proprio documento che certifica il comportamento assicurativo di un soggetto, e assegna dei bonus nel caso in cui l’attività del cittadino sia totalmente rispettabile.
Il bonus prende il nome di “bonus malus”, e viene assegnato a coloro che hanno tenuto un comportamento corretto negli ultimi 5 anni.
A questo proposito, l’attestato di rischio funziona come una pagella, sulla quale sono riportate eventuali note negative.
Incidenti e bonus
Su tale tabella è esplicitata una tabella di sinistrosità pregressa che tiene conto degli incidenti compiuti negli ultimi 5 anni, sia quelli in cui si è completamente responsabile, sia parzialmente.
Nel campo delle assicurazioni automobilistiche, sono moltissimi i casi di incidenti verificati, di conseguenza, una simile iniziativa, consente ai soggetti di detenere un comportamento adeguato, che sarà giudicato da un attento sistema valutativo.
Ciascun soggetto possiede un proprio codice identificativo, chiamato: IUR.
Esso serve alle compagnie assicurative per riconoscere il soggetto in questione, e poter rintracciare quale sia il suo attestato di rischio digitale. Nel caso in cui, sull’attestato di rischio compaia un sinistro tardivo (un incidente denunciato dopo un anno) sarà necessario recarsi presso la compagnia assicurativa, mostrare il proprio codice identificativo.
Attraverso tale documento, molte questioni saranno facilmente monitorate.