Cos’è la Polizza Infortuni
La Polizza Infortuni è un particolare tipo di assicurazione che serve per essere risarciti nel caso in cui si subisca appunto un infortunio. Quest’ultimo, come da definizione, è rappresentato da un evento avente causa fortuita ed esterna, oltreché violenta.
Ad esempio, non è considerato infortunio un incidente automobilistico dovuto alla guida in stato di ebbrezza o all’assunzione di psicofarmaci o di droghe, poiché non è una situazione che si è verificata in modo fortuito. Invece è considerato infortunio la puntura di un insetto, poiché si tratta in questo caso di un evento che ha cause esterne.
Infine per causa violenta s’intende un infortunio che abbia conseguenze immediate e concentrate in un determinato arco di tempo, quindi sono escluse dagli infortuni le malattie, ad esempio, che si estendono per un più lungo periodo di tempo.
Vediamo ora più dettagliatamente come si distinguono i vari tipi di assicurazioni sugli infortuni.
Assicurazione obbligatoria e assicurazione infortuni privata
La prima differenza che si può riscontrare tra questi due tipi di polizze è il fatto che quella privata preveda il pagamento di un premio assicurativo, a differenza di quella obbligatoria, che è gestita dall’INAIL.
Inoltre l’assicurazione obbligatoria ha un aspetto particolare rispetto agli altri tipi di polizze, infatti prevede la presenza di tre soggetti: oltre ai classici assicurato e assicuratore, è presente la figura dell’assicurante, che coincide con il datore di lavoro.
Quindi, la peculiarità di questa polizza è che l’assicurato è un terzo soggetto, cioè il lavoratore subordinato che rientra per legge in una delle categorie a rischio, e che ha quindi diritto ad essere assicurato.
Detto questo però, anche chi è tutelato dall’assicurazione obbligatoria può avere benefici nello stipulare una Polizza Infortuni, poiché questa coprirà gli eventuali incidenti fuori dal luogo e dall’orario di lavoro.
Costi e soggetti assicurabili
Il premio assicurativo, ovvero la somma di denaro che l’assicurato paga all’assicurazione, non corrisponde naturalmente a una cifra fissa, ma varia a seconda di alcuni parametri specifici, che dipendono dalla persona che stipula il contratto, come la professione che svolge (ad esempio il premio di un operaio edile sarà maggiore rispetto a quello di un operaio interno, proprio per il fatto che ha un rischio maggiore di subire qualche tipo di infortunio), la copertura temporale, il massimale assicurato (ossia l’importo massimo concordato con l’assicurazione, e che verrà corrisposto in caso di infortunio).
Non tutti i soggetti sono però assicurabili: sono esclusi infatti quelle persone affette da malattie come l’AIDS, la tossicodipendenza o la depressione, che compromettono la validità del contratto. Inoltre un altro elemento di ostacolo è l’età del soggetto assicurato, che normalmente non può superare i 75 anni d’età.
Quale polizza scegliere?
Per i dipendenti è consigliabile un’assicurazione che copra soltanto gli eventuali infortuni che possono causare l’invalidità permanente o addirittura la morte.
Non conviene infatti che si assicurino anche contro l’inabilità temporanea, poiché questa è comunque coperta dall’assicurazione obbligatoria. I professionisti si dovrebbero invece assicurare anche contro quegli infortuni che comportano un periodo di stop dal lavoro, poiché questa categoria di lavoratori non è coperta al contrario dall’INAIL.