I soldi sul conto corrente sono sicuri? È rischioso tenere dei soldi sul conto corrente? Quanti soldi possono essere lasciati su un conto in sicurezza, senza paura di perderli?
Queste sono solo alcune delle domande frequenti che riceviamo sui conti correnti e sui soldi: ci sono rischi nel tenere i soldi sul conto corrente?
Soprattutto in periodi di crisi, di recessione o di difficoltà economica, è sicuro avere i soldi sul conto oppure bisogna prelevarli o spostarli su conti stranieri?
La paura di molti correntisti in Italia riguarda soprattutto il crollo delle borse: se i mercati economici crollano o precipitano in negativo, quali sono le conseguenze che corrono i piccoli risparmiatori?
I soldi in banca sono al sicuro?
Per chi non lo sapesse, in Italia esiste dal 1987 il Fondo Interbancario di tutela dei depositi che di fatto garantisce tutti i correntisti fino ad un massimo di centomila euro (100.000 €): in pratica chiunque abbia un conto corrente con un massimo di centomila euro può sempre contare sulla restituzione del proprio denaro anche in caso di fallimento dell’Istituto di credito.
C’è però chi dice che tenere i soldi sul conto corrente non è remunerativo, è costoso (a causa di bolli, costi di gestione del conto corrente e altre spese accessorie) e soprattutto potrebbe essere pericoloso.
Vedi le regole del bail-in in caso di fallimento di una banca o in caso di problemi un eventuale pignoramento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Rischi soldi in banca Quali sono?
Quali sono i rischi collegati al tenere troppi soldi in banca sul proprio conto?
- Il fallimento della banca (se si tengono cifre superiori ai 100.000 €)
- L’Inflazione: secondo alcune stime gli italiani hanno quasi un miliardo e mezzo di euro sui propri conto corrente con un rendimento medio dello 0.4%, ma considerando una crescita dell’inflazione dell’1,2% circa si parla di una perdita di valore a causa dell’inflazione dello 0.8% circa
- Il pignoramento da parte del fisco, come dicevamo prima gli esattori possono pignorare i conti correnti dei contribuenti
L’ultimo rischio è quello della c.d. tassa patrimoniale: chi ha vissuto la crisi economica del 1992 si ricorderà probabilmente del Governo Amato ed in particolare del prelievo straordinario dai conti correnti del 6×1000, noto anche come tassa patrimoniale.
In pratica, nel 1992, tutti gli italiani hanno ricevuto una tassazione sui soldi all’interno del loro conto corrente del 6×1000 a causa della crisi economica.
Alcuni esperti economisti parlano poi dei risparmi e spiegano che a causa di inflazione e commissioni bancarie, i risparmi subiscono un pesante deprezzamento se lasciati in banca sul conto corrente.
È evidente che anche uno o più investimenti sbagliati possono comportare la perdita di tutto o parte il capitale risparmiato e poi investito, e, proprio per questo motivo, ognuno dovrebbe fare delle attente valutazioni prima di prendere una decisione su come investire il proprio denaro o se lasciarlo in banca.