Spesometro 2018

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Spesometro 2018- Questo del 2018 sarà l’ultimo spesometro, dal 1° gennaio del prossimo anno non avrà più motivo di esistere ma ancora gli effetti e gli adempimenti per l’anno in corso ci sono e occoree farvi fronte. Lo Spesometro è, di fatto, la comunicazione delle operazioni economiche svolte dai contribuenti, al fine di consentire al fisco la verifica di corrispondenza tra il volume di affari in entrata e uscita con la Dichiarazione dei redditi, a contrasto alla evasione fiscale. Vediamo come si avvia alla fine lo Spesometro 2018.

Spesometro 2018 Semestrale

Nel 2016, all’esordio dello spesometro, la comunicazione era prevista a cadenza trimestrale ma di fronte alle proteste per le imcombenze eccessivamente gravose in quanto ravvicinate, anche con maggior costo per l’interessamento del Commercialista, con la Legge di Bilancio che ha recepito il Decreto Fiscale collegato, il governo ha deciso di consentire ai contribuenti l’opzione semestrale.

Anche per lo spesometro 2018 esiste la stessa possibilità, quindi è possibile per i soggetti obbligati alla comunicazione dei dati, scegliere se provvedere a questa incombenza fiscale con cadenza trimestrale oppure semestrale.

Ovviamente, in caso di mancata o ritardata comunicazione anche le sanzioni si raddoppiano in caso di opzione semestrale. Questo significa che se la sanzione per omessa comunicazione trimestrale è di 500 Euro, per la medesima anomalia semestrale, la sanzione è elevata a 1.000 Euro; nessun vantaggio, quindi, sotto questo aspetto ma solo per una maggiore fluidità delle incombenze.

Spesometro 2018 Agenzie delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha confermato che anche per lo spesometro 2018 è necessario trasmettere i dati secondo le scadenze determinate dalla cadenza opzionale semestrale, per i soggetti obbligati  limitata a :

  • Partita IVA dei soggetti relativi alle operazioni
  • Codice Fiscale dei soggetti che non operano on esercizio d’impresa o arti e professioni
  • Data e numero della fattura
  • Base Imponibile
  • Aliquota applicata
  • Entità dell’Imposta

E’ anche necessario indicare la tipologia  dell’operazione ai fini IVA se la stessa non fosse indicata esplicitamente in Fattura.

Istruzioni Spesometro 2018

Come già anche nello Spesometro 2017, anche quest’anno le operazionbi oggetto di comunicazione per lo Spesometro 2018 sono quelle ancora non monitorizzate dal fisco, quindi con l’esclusione delle fatture trasmesse telematicamente all’Agenzia delle Entrate, delle Bolle doganali in quanto emesse con il sistema INTRA e quindi già conosciute dal fisco.

Sono esenti, inoltre, le operazioni verso privati se pagate dagli stessi con mezzi tracciabili, le operazioni senza fattura fino all’importo di 3.600 Euro, le operazioni con soggetti di San Marino con fattura senza IVA, applicata poi in autofatturazione con versamento IVA allo Stato Italiano e altri casi particolari, comunque senza differenze rispetto all’anno precedente.

Scadenze Spesometro 2018

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato le date di scadenza per la trasmissione dei dati relativi allo Spesometro 2018:

Per la comunicazione trimestrale le date sono  il 31 maggio per il primo trimestre. Le successive scadenze:

  • secondo trimestre 30 settembre, spostato al 1° ottobre in quanto primo giorno lavorativo successivo
  • terzo e quarto trimestre 28 febbraio 2019.

In realtà la data del 28 febbraio per il 3° trimestre è un rinvio di scadenza dovuto all’approvazione del Decreto Dignità ma è una deroga falsa in quanto corrisponde semplicemente alla scadenza semestrale, quindi non si tratta affatto di un regalo del Fisco.

Le scadenze per l’opzione semestrale sono invece:

  • 1° semestre al 1° ottobre
  • 2° semestre scadenza il 28 febbraio 2019.

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