Spesometro 2017- Rispetto allo Spesometro 2016, in quest’anno si evidenziano alcune novità anche piuttosto sensibili, Lo spesometro è di fatto, l’evoluzione della presentazione delle fatture di entrata-uscita degli anni passati ma in fondo con gli stessi principi fondamentali: il controllo delle operazioni eseguite per un monitoraggio fiscale dell’operatività delle imprese ed aziende. Lo Spesometro 2017 prevede, come per l’anno precedente, la possibilità di un ravvedimento operoso che permette di usufruire di sanzioni ridotte rispetto a quelle previste in caso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate.
Spesometro 2017 Ravvedimento
Con il Ravvedimento metti in atto il senso di accorgerti di aver sbagliato qualcosa nella comunicazione dei dati fiscali o di avere omesso nella dichiarazione delle voci economiche e di andare a riparare volontariamente all’errore od omissione compiuto.
Qualora sia il fisco ad accorgersi dell’errore inteso come errata dichiarazione od omessa dichiarazione di voci, si incorre in sanzioni pesanti ma con il Ravvedimento, prima che sia il fisco a contestare, si può riparare usufruendo di notevoli riduzioni delle sanzioni.
Con lo Spesometro 2016, il ravvedimento prevedeva che, in caso di invio entro 15 giorni dalla scadenza ordinaria, il contribuente potesse godere del 50% di riduzione della sanzione ovvero di una sanzione pari ad 1 Euro per ciascuna fattura omessa sino ad un massimo di 500 Euro.
Con lo spesometro 2017 la presentazione non è più trimestrale ma semestrale e il limite citato passa ad un massimo di 1.000 Euro.
Le sanzioni previste per il 2017 sono così determinate:
- 1/9 del minimo con regolarizzazione entro 90 giorni
- 1/8 entro l’anno successivo
- 1/7 entro il secondo anno
- 1/6 oltre il secondo anno
- 1/5 dopo la contestazione della violazione e prima dell’atto impositivo.
Correzione Spesometro 2017 Già inviato
Nel momento in cui viene inviato lo Spesometro, il fisco assume la comunicazione come dato su cui fare le eventuali verifiche. Se ti rendi conto di aver fatto un errore nella comunicazione oppure di aver omesso una fattura, ti conviene non attendere che il fisco si accorga dell’errore.
Se, quindi, ti rendi conto di essere in questa condizione, è certamente conveniente ricorrere al Ravvedimento. Puoi farlo inviando il prima possibile una comunicazione correttiva o integrativa a correzione dei dati comunicati.
Con questa azione potrai usufruire delle sanzioni ridotte con i criteri riportati sopra.
Operazioni Escluse dallo Spesometro 2017
Il principio fondamentale che regola le eslusioni delle operazioni dall’obbligo di comunicazione con lo Spesometro 2017 è soprattutto la conoscenza preventiva delle stesse da parte del Fisco.
Puoi escludere, quindi, dalla comunicazione tutte le operazioni già acquisite dal fisco come le fatture gestite in via telematica e con lo stesso sistema già comunicate al fisco.
In queste rientrano, ad esempio, le operazioni di importazione in quanto risiltanti da bolle doganali, quindi già conosciute dal Fisco ma anche le operazioni di compra vendita già acquisite attraverso i modelli INTRA.
Gli acquisti da San Marino senza IVA all’origine cui succede autofattura per la regolarizzazione IVA italiana. La operazioni Extra IVA come, ad esempio, il commercio di tabacchi, fiammiferi e vendita di documenti di viaggio per trasporto pubblico.
Sono escluse dallo spesometro anche le operazioni nei confronti di privati per importi uguali e superiori a 3.600 Euro purché pagati con mezzi tracciabili, carte di credito, bancomat, bonifico bancario.
Sono anche escluse le operazioni senza fattura purché entro il limite di 3.600 Euro.
Istruzioni Spesometro 2017
La comunicazione dei dati relativi allo Spesometro 2017 sono diventati a cadenza semestrale invece che trimestrale come lo scorso anno. I dati vanno comunicati in forma analitica oppure aggregata, cioè raggruppati per ciascin Fornitore/Cliente entro il primo semestre 2017 e entro il secondo dello stesso anno.
Per le fatture e le bolle doganali ricevute, la data da considerare ai fini della comunicazione è quella di registrazione, non quella di emissione.
Nello Spesometro devono anche essere indicati i dati relativi a note di variazione, ossia le note di credito e di debito. Vanno anche indicate le fatture di valore inferiore a 300 Euro e nel caso di fatture cointestate tra due soggetti, deve essere indicato il dato identificativo di uno solo dei due intestatari.
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